La nostra vita è scucita. L’Italia è scucita. Ricominciamo a cucirla coi nostri passi

Segnalo un’iniziativa che trovo bellissima: ricucire il Paese lacerato dal ferventissimo Amore berlusconiano, ovvero l’apatia demente e televisiva di questi decenni, mista ad un certo fascismo da due lire, il “vocismo” leghista e il “bruchismo” del centrosinistra italiano, fenomeni che hanno fiaccato e umiliato l’Italia. Si chiama “Cammina cammina”. Leggi qui sotto gli intenti e il programma. Merita partecipare.

Cos’è “Cammina cammina”?
Un viaggio a piedi attraverso l’Italia da Milano a Napoli, passando per Roma.
Una fila di persone che mettono in cammino non solo i loro corpi ma anche le loro menti.
Una carovana muta, senza bandiere, senza slogan, senza striscioni: solo i nostri corpi e le nostre menti che riprendono il movimento. E che attraversa e congiunge in un unico abbraccio il nostro paese lacerato e annichilito che taluni vorrebbero lacerare e annichilire ancora di più.
Esiste un breve testo di presentazione dell’iniziativa – lo si può leggere qui – che ne illustra lo spirito ed elenca una serie di parole che ci paiono fondamentali per capirne il senso: salute, forza interiore, capacità di sentimento e pensiero, fervore, allegria, altruismo, rifiuto dell’ingiustizia, libertà, amicizia, amore.

A cosa serve “Cammina cammina”?
L’idea è nata dalla constatazione che l’Italia sta vivendo in questi anni in una condizione di stagnazione e oppressione: da una parte una cappa di conformismo, cattiveria e scelleratezza politica grava su ogni cosa e impregna di sé l’aria, rendendola irrespirabile; dall’altra, nascoste in ogni parte del paese e in ogni sua piega, in una condizione di semi  invisibilità, ci sono persone singole oppure associate ad altre che mettono al mondo cose inaspettate, che si muovono in direzioni diverse e migliori, che esprimono anche una forza rigenerativa e di prefigurazione.
A fronte di tutto ciò, ci sembra sia necessario compiere un gesto che dia un segno diverso a questa novità e a questa nascita. Perché, se tutto è fermo o sembra stagnante, è proprio il momento di mettersi in cammino. Perché se c’è una cosa che non possono toglierci è la nostra capacità di muovere i nostri corpi e le nostre menti nello spazio e nel tempo.
“Cammina cammina” si rivolge a tutti quelli che non si accontentano della squallida condizione attuale e sentono in sé il desiderio di una rigenerazione della vita individule e collettiva.
In un certo senso, “Cammina cammina” è quello che la tradizione giudaica chiama tikkun olam: un “gesto di riparazione del mondo”.

Chi è che organizza “Cammina cammina”?
“Cammina cammina” è la seconda iniziativa delle “Tribù d’Italia”.
La prima iniziativa si è tenuta nell’ottobre del 2009, quando decine di singoli e gruppi si sono riuniti per una due giorni di incontro e scambio collettivo, sempre nel solco delle riflessioni sulla difficile situazione sociale e politica in cui versa il nostro Paese ormai da anni (qui è possibile leggere il comunicato con cui fu lanciata l’iniziativa delle “tribù”).
L’idea del cammino attraverso l’Italia nel 150° anniversario dell’Unità è nata da un’idea della rivista Il primo amore.

Si deve per forza partecipare a tutto il cammino?
No. Si può partecipare per il tempo e il percorso che si vuole. Anche solo per una tappa, per mezza tappa… Basta comunicarcelo per tempo. E aver voglia di superare una prova insieme.

La partecipazione ha un costo?
No. A parte ovviamente il necessario per il mangiare e il dormire. A questo proposito stiamo vagliando una serie di opzioni per ridurre al minimo le spese, di cui renderemo conto a breve.

Perfetto! Mi piace! Voglio partecipare! Cosa devo fare?
Contattare Tiziano Colombi:
cellulare: 340 4975766
e-mail: tiz.colombi@gmail.com

Perché è richiesta l’iscrizione preventiva?
Per sapere quante persone parteciperanno in ogni tappa del cammino. Saperlo in anticipo è importante soprattutto per le strutture che ci ospiteranno per il pernottamento.

Dove posso trovare altre informazioni su “Cammina cammina”?
Sul sito del Primo amore, sotto la categoria “Tribù d’Italia”.
Su Nazione Indiana.
Su Carmilla.
Su Tribù d’Italia.
Su Facebook: gruppo ed evento.

Come devo abbigliarmi/attrezzarmi? Cosa devo portare con me?
Scarpe comode, possibilmente adatte alle lunghe camminate sia su strada che su sentiero sterrato, cerotti per le vesciche, un cappello, una mantella impermeabile, una borraccia per l’acqua, crema solare, un po’ di frutta secca che è buona ed energetica.
Presto renderemo disponibile un breve vademecum del camminatore.

Come funziona “Cammina cammina”?
Si parte la mattina e si cammina fino alla tappa d’arrivo prevista per quel giorno. Si cerca di camminare, per quanto è possibile dato il passo individuale, senza perdersi di vista. Di sera ci si riposa e, se si ha voglia, si parla.
Durante il tragitto si cammina il più possibile leggeri, con uno zainetto contenente lo stretto necessario. Un furgoncino con i bagagli più pesanti o ingombranti accompagnerà i camminatori per tutta la durata del viaggio lungo lo Stivale, attendendoli ogni giorno alla tappa d’arrivo e comunque sempre pronto a intervenire in caso di bisogno.

Sarà faticoso?
Sì. Ma del resto è almeno altrettanto faticoso, ci pare, restarsene seduti con le mani in mano mentre – tanto per fare due esempi – il parlamento approva l’ennesima legge ad personam e un viceministro invoca in televisione l’uso delle armi contro gli immigrati.

Posso partecipare in monopattino/pattini a rotelle/jet portatile?
No. È ammessa la sedia a rotelle. La bicicletta o altri mezzi sono solo per chi ha difficoltà a camminare (tenendo presente che molta parte del cammino si svolge su sentieri non asfaltati e in montagna); ma l’idea è quella di fare un cammino a piedi, come gli antichi pellegrini.

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